Il decreto Rilancio permette di avere una detrazione del 110% sugli interventi di riqualificazione energetica e sismica di un immobile.
Questa detrazione può essere fruita in 3 modi:
- può essere presentata in dichiarazione dei redditi e per 5 anni un quinto del valore del beneficio potrà essere usato per compensare tassazioni o avere un credito nei confronti dell’erario.
- può essere ceduto a colui che ha effettuato i lavori usando la forma dello “Sconto in fattura”. Così facendo sarà l’impara a decidere se usufruire nel vantaggio nel corso di 5 anni, cedere una parte del corrispettivo verso altri fornitori o versare tutto o parte dell’ammontare presso un istituto di credito.
- può essere ceduto a terzi, in particolare gli istituti finanziari che erogheranno liquidità al posto del credito tenendo una parte 110% erogato.
Queste 3 opzioni sono possibili non solo per il Superbonus 110% (quindi Ecobonus e Sismabonus), ma anche per:
- il bonus edilizia che consiste nel recupero del patrimonio immobiliare attraverso manutenzione ordinaria o straordinaria, restauri, risanamenti conservativi,
- il bonus facciate
- installazione di impianti fotovoltaici
- installazione delle colonnine di ricarica
ovviamente se questi interventi non rientrano nel 110% si applicheranno le detrazioni previste dalla legge vigente.
Nel dettaglio del funzionamento della cessione del credito ogni singolo proprietario dell’unità immobiliare sarà libero di decidere come usufruire del proprio “credito fiscale”. Quindi se portarlo in detrazione dei redditi, cederlo ad una banca per avere il credito in liquidità per pagare i lavori oppure cederlo all’azienda che ha fatto i lavori attraverso lo sconto in fattura. L’azienda dal canto suo potrà decidere come gestire questo credito, quindi se cederlo ad altri fornitori, alle banche o portarlo in compensazione con le tasse.
Da far notare che:
per poter accedere al Superbonus bisogna ottenere dei visti di conformità. Ossia bisogna attestare di rientrare nelle condizioni che consentano di usufruire della detrazione pari al 110%. In presenza di sismabonus è necessario avere asseverazioni e attestazioni di professionisti incaricati. Tutta la documentazione deve essere fruibile in digitale e spedita usando PEC e vari form degli enti preposti a gestire le richieste, come l’ENEA per quanto riguarda l’ecobonus e gli stati di avanzamento lavori per quanto riguarda l’ asseverazione da parte dei professionisti in particolare per ogni Stato di Avanzamento Lavori o al termine dei lavori. Non possono essere presentati più di 2 sal per ogni intervento e ogni sal deve riferirsi almeno al 30% del totale dell’intervento.