Hai la tua struttura che ha delle attrezzature da cucina professionali che si trova in
Sicilia – Calabria – Puglia – Campania – Basilicata?
Allora puoi sfruttare due crediti di imposta a fondo perduto insieme.
Infatti usando il credito di imposta derivante da Transizione 4.0 , che potete leggere in questa pagina in maniera approfondita, potete aggiungere il credito di imposta a fondo perduto chiamata “Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” derivante dagli investimenti nelle zone sotto sviluppate o in transizione d’Italia, come stabilito dalla normativa attualmente in vigore
I vantaggi per la vostra struttura possono arrivare al 95%, in credito di imposta, dati dalla somma di:
50% per gli investimenti nelle attrezzature strumentali che rientrano in Transizione 4.0 + 45% derivante dal credito di imposta a fondo perduto sugli investimenti fatti nella vostra struttura (anche sullo stesso macchinario) situata nelle regioni citate in precedenza.
Il credito di imposta per Transizione 4.0 può essere utilizzato solo in detrazione in 3 quote annuali a partire dall’anno di interconnessione. Ad esempio, se nel 2021 acquisto un bene 4.0 per un investimento pari a 30.000€, che genera un credito di 15.000€, lo installo e autocertifico che il bene è interconnesso, allora potrò usare nel 2021 il credito di imposta per 5.000€, pari ad 1/3 dell’investimento sostenuto. Nel 2022 potrò usare altri 5.000€, quindi un altro 1/3 e nel 2023 la quota rimanente di 5.000€, sempre pari ad 1/3.
Mentre per i crediti di imposta derivanti dall’investimento in beni ordinari o per il credito di imposta derivante dall’incentivo “Investimenti nel Mezzogiorno” tutto il credito generato potrà essere utilizzato già nell’anno dell’investimento. Quindi lo stesso investimento di 30.000€, se effettuato in una regione sottosviluppata, genererà un credito di imposta pari a 13.500€, immediatamente utilizzabili nel 2021
Tutte le spese relative a Transizione 4.0 possono essere presentate anche per il credito di imposta secondo la seguente tabella e posizione geografica
Regione/tipo investimento | Piccole Medie Imprese Ricavi massimi 10 milioni di Euro e investimento massimo 3 milioni di euro |
Medie Imprese ricavi massimi 250 milioni di euro e investimento massimo a 10 milioni di euro | Grandi Imprese oltre e massimo investimento 15 milioni |
Aree sottosviluppate Sicilia – Calabria – Puglia – Basilicata |
45% | 35% | 25% |
Aree sottosviluppate Investimenti 4.0 | 95% | 85% | 75% |
Aree in transizione Molise – Abruzzo – Sardegna | 30% | 20% | 10% |
Aree in transizione Investimenti 4.0 | 80% | 70% | 60% |
Nel dettaglio le spese che possono essere finanziate dal “Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” sono quelle che rientrano nella definizione di “investimento iniziale”, definito all’art 20 del seguente documento della commissione europea;
- Creazione di un nuovo stabilimento
- Ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente
- Diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente
- Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di uno stabilimento esistente (in questa voce rientrano tutte le spese relative a Trasformazione 4.0 che hanno il proprio credito di imposta pari al 50% al quale si somma quello del “Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno”
- L’acquisizione degli attivi direttamente connessi ad uno stabilimento nel caso in cui lo
stabilimento sia stato chiuso o sarebbe stato chiuso in assenza di acquisizione, e sia acquistato da un investitore che non ha legami con il venditore. La semplice acquisizione di
azioni di un’impresa non viene considerata un investimento iniziale
Ricordiamo che gli investimenti agevolabili per “Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” rientrano anche l’acquisto dello stabilimento
Facendo un esempio a fronte di un investimento di 50.000€ l’importo effettivamente pagato al netto del credito di imposta sarà pari a solo il 5% dell’investimento, ossia 2500€